Domenica 6 giugno 2021
Alpi Carniche
Ore 07.00 | Partenza da Motta di Livenza |
Ore 10.30 | Ritrovo a Passo Monte Croce Carnico |
Dislivello | Da definire |
Difficoltà | E |
Equipaggiamento | Per escursionismo |
Accompagnatori | Giada Prosdocimo (ONC), Renzo Carniello (ONCN Cai Pordenone) |
Cartina | Tabacco 009 |
Prenotazioni | Entro Giovedì 3 Giugno dalle ore 20.00 alle 21.00 in sede CAI |
Le principali strade al tempo dell’Impero Romano erano: la via Annia sulla fascia perilagunare, la via Postumia che proseguiva fino all’attuale Lubiana, ma soprattutto la via Iulia Augusta. Questa strada partiva da Aquileia e attraverso il passo di Monte Croce proseguiva fino alla provincia romana del Norico, corrispondente all’incirca con l’attuale Austria, l’Ungheria, parte della Pannonia. La principale città era Aguntum, sorta nella valle della Drava, le cui vestigia archeologiche sono state recentemente recuperate per farne anche un centro di grande attrazione turistica.
Fin dai tempi più antichi era frequente trovare, presso i valichi alpini, numerose iscrizioni rupestri, are, manufatti votivi, … in segno di ringraziamento per l’aiuto ricevuto dalle divinità. Nella salita di Monte Croce ci sono 3 iscrizioni romane, meta dell’escursione, che si snoderà in parte lungo l’antico tracciato della via Iulia Augusta.
Il percorso risulta particolarmente interessante anche per gli aspetti geologici: in Carnia le cime che marcano la linea di confine tra l’Italia e l’Austria sono costituite da potenti livelli di rocce biancastre o grigie. Si tratta di calcari del Devoniano, che si depositarono fra i 420 e i 360 milioni di anni fa. Essa è considerata la più grande scogliera devoniana d’Europa.